Sono nato ad Ancona il 17 novembre 1970. Sono sposato con Laura, docente di Lettere, Storia e Latino, e padre di due figli, Giorgio di 19 anni e Valerio di 15.
Svolgo la professione di avvocato con competenze nel settore penale e civile dove mi sono dedicato molto alle tematiche del terzo settore. Sono consulente e progettista per Enti, imprese e Fondazioni che operano nei settori culturali e creativi. Dal 2018 al 2021 sono stato presidente della FORM (Fondazione Orchestra Regionale delle Marche) dopo aver ricoperto l’incarico di Presidente del Consorzio Marche Spettacolo ed aver fatto parte dei direttivi di molte Istituzioni culturali della Regione tra cui AMAT, Fondazione Teatro delle Muse, Fondazione Teatro Stabile delle Marche, Associazione Inteatro e Arci.
Ho fatto parte dell’Osservatorio Regionale per la Cultura e sono socio onorario dell’ISTAO, nonché componente del comitato scientifico area “Città e Territorio”. In passato ho ricoperto la carica di Presidente di Arci Ancona e successivamente, dal 2007 al 2012, sotto la guida di Patrizia Casagrande, il ruolo di assessore alla Cultura, Turismo, Pace, Politiche Giovanili e Cooperazione Internazionale della Provincia di Ancona.
Da operatore culturale, con altri compagni di viaggio, ho ideato ed inaugurato negli anni novanta la stagione di eventi alla Mole Vanvitelliana di Ancona con l’Arena Cinema e il Lazzabaretto, con la formula che ancora oggi viene utilizzata, e fondato importanti manifestazioni regionali quali il festival di musica Klezmer ed i festival Adriatico Mediterraneo, Sconcerti e Acusmatiq. Nel 2019 ho ricoperto il ruolo di direttore generale della XIII Unesco Creative Cities Conference a Fabriano, dopo aver contribuito intensamente al progetto Fabriano Città Creativa dell’Unesco, elaborando il dossier di candidatura.
Da assessore alla Cultura e al Turismo della Provincia di Ancona ho rivestito il ruolo di Vice Presidente nazionale degli Enti Locali per la Pace, ho promosso l’innovativo piano strategico integrato “Cohabitat” grazie al quale sono nati e sono stati sostenuti importanti eventi culturali e turistici ancora oggi baricentrici ed attivi, ed ho creato il Sistema Turistico della Marca Anconetana a cui aderirono ben 43 Comuni della provincia di Ancona.
Nel 2021 insieme a un gruppo di amici e splendidi compagni di viaggio ho dato vita ad “A – Ancona RiVista a Colori” in cui abbiamo affrontato molti dei temi che andranno a costituire il fulcro della mia proposta per questa candidatura alle Primarie del Centro-sinistra in vista delle Amministrative del 2023.
Guardiamo avanti! Nel 2023 si chiuderà un ciclo per l’amministrazione di Ancona. Un altro ne apriremo, più bello, e lo faremo assieme.
Le città più attente si stanno interrogando sul loro futuro, sanno di essere centrali per lo sviluppo del Paese, vogliono capire cosa ne sarà di loro tra venti anni, discutono e si confrontano. Ed è la sfida più importante. Uno dei motivi che mi ha spinto a candidarmi è la consapevolezza che il governo della nostra città, soprattutto nell’ultimo periodo ha scelto di non affrontare questa sfida, di non rifletterci con la giusta dedizione. Ha scelto di sedersi sul già fatto, si è chiuso in un castello le cui finestre danno però solo sul giardino interno.
Durante la campagna elettorale per le scorse elezioni regionali, campagna elettorale strana, condizionata dal covid e dal disinteresse e dalla distanza generale che si respirava nei confronti della politica e delle elezioni, ho capito che questa città ha tantissimo di inespresso e di inascoltato da dare. Si percepiva forte la delusione per un modello lontano e arroccato su convinzioni che poi alla prova dei fatti scontano la sfida con le complessità del presente.
E la chiusura, la difficoltà ad accettare fino in fondo il confronto, il dialogo, il verticismo, la visione dell’uomo (o della donna) solo al comando, oggi semplicemente non servono, non funzionano, non sono utili e non fanno crescere. Al contrario inaridiscono, sterilizzano, affossano le spinte più creative e più virtuose.